Concorso di idee
Cuneo CN – 2019
La riqualificazione del palazzo di proprietà della Fondazione CRC, destinato a diventare un centro di attività didattiche ed espositive, è un’opportunità di attuare un processo in grado di creare un nuovo polo attrattivo.
L’intento è quello di realizzare un fulcro accentrante capace di portare un’importante ricaduta di interesse collettivo, creando un nuovo landmark per la città di Cuneo, senza che questo snaturi o sostituisca l’esistente. Il palazzo, realizzato alla fine degli anni ’70 dall’architetto Oscar Giusiano, è infatti da considerarsi come un punto cardine all’interno del panorama urbanistico della città di Cuneo. Con l’intervento si intende dare un valore aggiunto, ovvero trasformarlo in luogo di attrazione aperto al pubblico h 24 per 365 giorni all’anno.
L’idea progettuale inizia con la considerazione che il pregio architettonico dell’edificio esistente, da considerarsi come uno dei migliori esempi di architettura Cuneese del suo periodo, vada tutelato e non stravolto, evidenziato e non celato.
La proposta è dunque di affiancare ad una manutenzione della facciata la realizzazione di un nuovo oggetto iconico che oltre ad assolvere alla propria funzione, sappia avvolgere con rispetto l’eleganza dell’edificio a cui va ad affiancarsi.
La nostra volontà è quella di unire, senza soluzione di continuità, i percorsi pedonali cittadini, che trovano nel Viale degli Angeli uno splendido scenario, con il lastrico solare dell’edificio da cui si gode uno splendido panorama.
A partire da una nuova piazzetta aperta alla città, realizzata eliminando la vecchia recinzione che racchiudeva le pertinenze esterne al piano terreno, un percorso sinuoso e panoramico avvolge il palazzo per condurre le persone a una seconda piazza sul tetto. La nuova piazzetta sarà pedonale per la maggior parte della sua estensione, in modo da poterla usare come nuova direttrice di collegamento tra gli assi cittadini. A ridosso dell’isolato attiguo si sviluppa una quinta di piante di bamboo adagiate su uno specchio d’acqua. A incorniciare il palazzo esistente, viene realizzata una seduta continua in cemento, che funge anche da contenimento per un giardino sopraelevato dal piano della piazza. A completare l’arredo vengono posizionate delle sedute scultoree di forma discoidale. Ad ulteriore stimolo all’ascesa sul tetto, la forma della piazza invita i passanti a intraprendere il percorso.
La passerella è indipendente dalla facciata e dall’edificio, pensata sobria e sostenuta da leggeri pilastri in acciaio, è caratterizzata da un elegante parapetto costituito da bacchette verticali color ottone. Lo stesso parapetto viene usato sul lastrico solare, ora spazio pubblico tipo rooftop, che può all’occorrenza essere utilizzato per piccoli eventi. Come per la piazzetta al piano terra, vengono collocati una serie di sedute scultoree, alcune ornate da un piccolo cappello che funge da para-sole.
Al piano terra viene rimodellato l’attuale sistema degli ingressi. Uno specchio d’acqua divide le due vie d’accesso: un’ampia scalinata e un percorso rettilineo costeggiato da un nuovo fondale rivestito in lastre d’ottone. L’ingresso viene dotato di una nuova bussola che intende fare da filtro tra le vie d’ingresso e la nuova area d’accoglienza dotata di desk reception, servizi igienici, ripostiglio e guardaroba. La nuova area d’accoglienza smista il pubblico tra l’area espositiva e il sistema di ascensori e scale per raggiungere i piani superiori. La forma della hall è circolare ed è individuata da una cortina traslucida composta da lastre vetrate accoppiate con interposta rete in ottone. Oltre la cortina si sviluppa l’area espositiva, un ampio spazio lasciato libero e caratterizzato dalla travatura della struttura del solaio lasciata a vista. A cavallo della cortina divisoria vengono riproposte le sedute scultoree.
Nell’ottica di mantenere il più possibile intatto il carattere dell’edificio originale si è optato per una manutenzione dell’involucro, migliorandone l’efficienza energetica. A tal proposito vengono sostituiti gli infissi esterni con una facciata continua di profili in alluminio con taglio termico. Le parti opache vengono rinnovate con l’eliminazione dei tamponamenti in laterizio a favore di una parete coibentata con lana di roccia e intercapedine per favorire il passaggio degli impianti e finitura con doppia lastra in cartongesso. Per coibentare il piano terra viene realizzato un cappotto esterno in lastre di xps e guaina per la parte a contatto con il terreno. Il solaio al piano terreno che ospita l’esposizione viene isolato con cappotto fissato sotto alla soletta. Il lastrico solare viene rinnovato e isolato con inserimento di barriera al vapore, doppio strato di stiferite, doppia guaina e getto in cls calpestabile sul perimetro e ghiaia nella parte interna.
Progetto in collaborazione con: Arch. Luca Massimino